Uno sguardo alla Terra per i diciott’anni del Reggio Film Festival

Dal 5 al 18 novembre a Reggio Emilia

05 novembre 2019

Per festeggiare la maggiore età, il Reggio Film Festival, sotto il patrocinio del Consiglio d’Europa assegnato per la lunghissima attività di “sensibilizzazione del pubblico e promozione della diversità culturale”, punta tutto sulla Terra. A interessare la kermesse diretta da Alessandro Scillitani, però, non sono le questioni geopolitiche su scontri tra popoli e confini difesi con muri visibili e invisibili, ma il pianeta tutto intero e il cambiamento climatico che lo sta traghettando verso un’era totalmente nuova, con cui fare i conti.

Dal 5 al 18 novembre, cortometraggi, spettacoli, concerti e dialoghi apriranno a Reggio Emilia finestre per riflettere sull’ambiente e sulle trasformazioni in atto, a partire dall’anteprima del 5, al Cinema Cristallo, con il film Lampedusa artica dello stesso Scillitani, che ha raccontato l’ultima avventura fra i ghiacci del nord di Giacomo De Stefano, folle Ulisse del presente. Una dedica speciale è rivolta invece a Blade Runner di Ridley Scott, capolavoro del 1983 ambientato in una distopica Los Angeles dell’anno 2019, un film che sintetizza perfettamente il rapporto tra cinema e urgenze ambientali e che offre lo spunto per un incontro internazionale tra studiosi, esperti di cinema e di ecologia (come gli scrittori Maico Morellini e Domenico Gallo, e il ricercatore dell’Isituto Nazionale di Astrofisica Roberto Orosei), per discutere di come la Settima Arte possa concretamente contribuire alla salvaguardia del Pianeta.

Cuore del festival rimangono i film da vedere (a ingresso gratuito), con la proiezione di opere come il nuovo e spettacolare docufilm canadese Antropocene – L’epoca umana di Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky e Nicholas de Pencier, e La famosa invasione degli orsi in Sicilia, film d’animazione diretto dall’illustratore Lorenzo Mattotti e basato sull’omonimo romanzo di Dino Buzzati. E poi la selezione dei cortometraggi provenienti da ogni parte del mondo, dall’Afghanistan all’Australia, dagli Emirati Arabi all’Indonesia, dalla Mongolia al Sud Africa, con la sezione Terra, naturalmente e poi quella Città Mondo, riservata ai corti dedicati al dialogo interculturale, la sezione speciale Laicità, quella dedicata ai corti emiliani. Torna anche la sezione Family per i corti dedicati a bambini e famiglie e la sezione Spazio Libero, per esprimere al meglio la propria creatività. Una giuria di esperti assegnerà il Premio al Miglior Cortometraggio, e sono previsti anche altri riconoscimenti, tra cui il consueto Premio Giuria Popolare, che permetterà al pubblico in sala di votare il corto migliore.

Ma non è tutto, perché oltre ai workshop, tra cui quello ormai irrinunciabile condotto dal regista bosniaco Ado Hasanovic, in collaborazione con la Libreria Punto Einaudi – Strand saranno proposti una serie di incontri con l’autore tra cui uno con Franco Piavoli in dialogo con Tullio Masoni, e poi con i libri di Ivano Marescotti e Paolo Rumiz.
Sul fronte della danza arriva una Festa della Danza e del Cinema organizzata da Fondazione Nazionale della danza – Aterballetto, mentre il teatro è presente con il debutto assoluto di Saluti dalla Terra del Teatro dell’Orsa e la musica, con l’atteso concerto-spettacolo a tema ambientale del musicista e cantautore Massimo Zamboni (ex CCCP e C.S.I.).

Reggio Film Festival è organizzato da Cine Club Reggio – FEDIC, con il contributo di Regione Emilia-Romagna e Comune di Reggio Emilia.