Una nuova stagione per Doc in Tour

La tredicesima edizione della rassegna dal 21 marzo al 30 maggio. Nove i film selezionati

24 gennaio 2019

Appuntamento al cinema per conoscere, riflettere, condividere esperienze. Sta per tornare Doc in Tour, la prima e sola rassegna in Italia che presenta il meglio della produzione documentaristica relativa a una regione.
Dal 21 marzo al 30  maggio, in ventisei sale dell’Emilia-Romagna si potranno vedere i nove film di realtà selezionati per la tredicesima edizione dalla commissione composta da Regione Emilia-Romagna; Fice Emilia-Romagna; D.E-R – Documentaristi Emilia-Romagna; Fondazione Cineteca di Bologna, da sempre promotori della manifestazione. Caratteristiche peculiari dei film: essere diretti e prodotti da registi e produttori dell’ Emilia-Romagna, e/o valorizzare contenuti attinenti al territorio.
La nostra regione ama il documentario e, nel tempo, sono stati accolti e lanciati talenti diventati noti al pubblico e alla critica internazionale. Non fanno eccezione i titoli di questa edizione, in cui troviamo sia autori pluripremiati sia temi di grande attualità e spessore umanitario e culturale.

I documentari
Mauro Bartoli
, con Lab Film presenta Archivi Mazzini. Il lato nascosto della moda, che mostra la più importante collezione di abiti e accessori del mondo – circa 400mila pezzi – ospitata in un anonimo capannone di Massa Lombarda, nel ravennate. Un punto di riferimento per case di moda, designer e stilisti di ogni continente.
Reduci dalla vittoria al Torino Film Festival come miglior documentario italiano la regista e paesaggista parmigiana Anna Kauber, Solares Fondazione delle Arti e Aki Film propongono al pubblico l’intenso ed emozionante In questo mondo, viaggio di vita e antropologia tra le donne pastore italiane, frutto di 17mila km percorsi in oltre due anni.
È stato girato interamente in pellicola e con materiali d’archivio che ne rispettino il periodo storico La mia casa e i miei coinquilini (Il lungo viaggio di Joyce Lussu), film di Marcella Piccinini, bolognese d’adozione e allieva di Marco Bellocchio. Attraverso la suggestiva voce narrante di Maya Sansa si animano il ricordo e la figura della scrittrice, poetessa, partigiana, scomparsa nel novembre del 1998.
Parsifal Reparato, antropologo, giornalista e direttore della fotografia, da tempo si occupa di diritti umani e ricerca sul campo che coinvolge i paesi socialisti ed ex-socialisti e il loro collocamento nell’economia globale. Non fa eccezione Nimble fingers, produzione Nacne, SMK Videofactory che, attraverso lo sguardo di Bay, giovane operaia, mostra i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e le loro condizioni di vita in Vietnam.
Un battello fluviale, una traversata in mare che sa di odissea, la salvezza dagli orrori nazisti per oltre 400 ebrei europei. Stefano Cattini racconta questa incredibile storia in Pentcho, viaggio di terra e acqua, di memoria e speranza, prodotto da Sonne Film, Rai cinema, Mosaic Films.
“Iddu” detta e condiziona da sempre la vita degli abitanti di Stromboli. Ma se il vulcano dà all’isola una bellezza mozzafiato, in inverno la comunità sperimenta solitudine e isolamento e le famiglie, purtroppo, tendono ad andarsene. Mostrando la vita di queste persone Gaia Russo Frattasi ha realizzato Scuola in mezzo al mare (Moby Film  e Apapaja produzioni,) narrazione del sogno resiliente, tra coraggio e utopia, di Carolina e della sua proposta educativa alternativa.
Un inedito Stefano Benni, una biografia semiseria on the road con compagni di vita e lavoro, come Daniel Pennac, Alessandro Baricco, Angela Finocchiaro. Enza Negroni lo presenta ne Le avventure del lupo, viaggio tra l’Emilia-Romagna – terra dello scrittore – alla Francia, scrivendo nuovi capitoli e ricordando pagine memorabili (Si produzioni, sofiaklein film – edenrock).
Attuale, commovente, doloroso e necessario. Sono i primi aggettivi che vengono in mente guardando Strange Fish, documentario prodotto da Small Boss e realizzato dalla giornalista d’inchiesta parmigiana Giulia Bertoluzzi. Uno sguardo all’altra parte del Mediterraneo, dove da tempo la piccola comunità di pescatori di Zarzis, in Tunisia, salva profughi alla deriva e dà una dignitosa sepoltura a chi, purtroppo, non ce la fa.
Vito Palmieri e Articolture ci riportano invece a Bologna, nel popolare quartiere del Pilastro, dove è stata fondata la prima televisione condominiale italiana. Da Teletorre19 è tutto! ne racconta palinsesti e vita quotidiana, tra divertenti memorie e preoccupanti cali d’ascolto che, forse, segnano il cambiamento di un’epoca.

I nove documentari selezionati saranno riproposti anche in Doc in Tour Autunno, la seconda parte della rassegna che, negli ultimi mesi del 2019, coinvolgerà i Comuni con le loro strutture, come sale di circoli, biblioteche e strutture polivalenti; formula questa inaugurata con successo lo scorso anno.
In allegato il programma dettagliato e le sale cinematografiche aderenti.

Video

Lo spot 2019