Mente Locale Young: quando i giovani raccontano il territorio

La prima edizione dal dal 3 al 9 maggio su Docacasa.it

01 maggio 2021

Rivelano quasi tutti un rapporto complesso con il proprio territorio, amoroso e difficile allo stesso tempo, i 14 film selezionati per la prima edizione di Mente Locale Young, il concorso lanciato dal festival internazionale organizzato da CARTA|BIANCA APS. Il bando selezionava il meglio della produzione audiovisiva realizzata dalle scuole italiane in tema di racconto dei territori, pescando da un bacino a quanto pare ricchissimo, considerato il fatto che in risposta alla call sono arrivati ben 141 film da tutta Italia. “La selezione non è stata semplice – spiega infatti il direttore artistico del festival, Giulio Filippo Giunti – il livello dei lavori era alto e ci ha restituito il ritratto di una scuola vivace e ricettiva, in grado di fare tesoro delle opportunità dei laboratori di cinema per raccontare il territorio senza retorica, con una pluralità di sguardi e di coinvolgere, oltre ai soggetti all’interno degli istituti, figure professionali di alto livello, favorendo un incrocio di generazioni e competenze che fa ben sperare e che ci auguriamo possa riprendere al più presto dopo questo periodo di grandi difficoltà”

I quattordici audiovisivi in gara, di cui undici provenienti dalle scuole superiori, si potranno vedere durante il festival che si svolgerà dal 3 all’8 maggio in streaming gratuito su Docacasa.it (con replica il 9 maggio dei vincitori), con premiazione in live streaming l’8 maggio alle 11. Con una carrellata di opere arrivate da nord a sud la rassegna sarà come un caleidoscopio attraverso il quale osservare le giovani generazioni alle prese con le proprie origini, i propri luoghi di nascita e le complessità e le ricchezze dei propri territori. Fil rouge di tutti i film è infatti proprio la tensione tra amore e desiderio di fuga, come avviene per esempio in Movida, realizzato da alcuni allievi di un liceo di Feltre: un viaggio nella montagna, luogo amato ma da cui fuggire. Allo stesso modo, il mare di Marsala è il luogo del cuore che però sarà forse necessario lasciare alla fine della scuola in AdOvest – andare e restare, film realizzato dagli studenti di un liceo della città. Alcuni giovani filmmaker hanno invece prodotto i propri film in solitaria: è il caso di Oltre il solleone, che ci fa scoprire il Cilento meno conosciuto, e de Il gigante addormentato, che ci porta in un inquietante rudere nella provincia lombarda. Altri ritratti arrivano da Ferrara (La città) e Bari (La mia città), mentre alcuni lanciano uno sguardo al passato, come in Passaggi al limite del liceo artistico di Venezia, o Cinema Roma, la scoperta dei ragazzi di Sinnai di un luogo di incontro perduto. L’ironia è invece la cifra di In medio stat Imola che racconta di una città storicamente in bilico tra Emilia e Romagna, come pure di La mia città: punti di vista, sulla Genova raccontata dai turisti. A Napoli è ambientato invece il corto So’ vivo, racconto della ricerca del mare di un ragazzo sordomuto alla periferia della città, mentre dalla provincia leccese arriva Ghineka Grika, lavoro tra letteratura, lingua, musica e cinema, che vede i ragazzi recitare anche in griko. Un gruppo di studenti bolognese ha infine ripercorso in Con i nostri occhi un viaggio di formazione a Lampedusa, mentre gli allievi di un istituto tecnico di Soverato hanno raccontato in un accurato reportage la storia della Statale 106.

A giudicare i film sarà una doppia giuria. La prima, composta da professionisti del settore, è la giuria “Senior”, che vede tra le sue fila il critico cinematografico e professore universitario Roy Menarini, la regista, sceneggiatrice e produttrice Enza Negroni e il filmmaker, saggista e docente Riccardo Palladino, chiamati ad assegnare tre premi del valore di 500€: uno alla miglior opera in concorso, uno alla miglior recensione scritta dagli studenti delle medie ed uno alla miglior recensione scritta dagli studenti delle superiori. La seconda è invece la giuria “Young”, composta da 700 ragazzi e ragazze che nei mesi di marzo e aprile hanno seguito un percorso didattico online sul cinema a cura di Roy Menarini e Riccardo Palladino: a loro il compito di assegnare un premio di 500 euro al miglior film. Grazie alla collaborazione con Cefa Onlus ci sarà poi anche una terza giuria composta da giovani tunisini di età compresa tra gli undici e diciassette anni, coinvolti nei progetti di formazione cinematografica delle associazioni partner CEFA ArtRue e Sentoiers-Massarib, che hanno seguito lo stesso percorso didattico delle altre giurie Young, in lingua francese. La valutazione delle opere da parte degli studenti tunisini si sommerà a quello delle giurie young degli studenti italiani. Anche la giuria Cefa concorrerà al premio per la miglior recensione, insieme alle giurie formate dagli studenti delle scuole medie.