L’incredibile storia de L’Isola delle Rose dal 9 dicembre su Netflix

La piattaforma lancia il film di Sibilia, realizzato anche a Bologna, Rimini e Riccione

09 dicembre 2020

Visionari, innovatori, ricercatori di esistenze da vivere fuori dagli schemi. Sono gli (anti)eroi amati da Sidney Sibilia, cacciatore di racconti tra il surreale e l’anarchia, che questa volta propone L’incredibile storia de L’Isola delle Rose, da oggi 9 dicembre progetto di punta di Netflix.
Prodotto da Groenlandia, società fondata da Sibilia e Matteo Rovere, il film racconta la vita e il genio dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa che, sull’onda del mare rivoluzionario sessantottino, costruisce una piattaforma artificiale galleggiante, in prossimità di Torre Pedrera, al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, proclamandola stato indipendente.
Un inno giovanile alla libertà, il suo, che diviene microuniverso, con l’Esperanto come lingua ufficiale, e gestito da un proprio Governo, gettando per quasi un anno scompiglio tra le istituzioni e l’opinione pubblica italiana e internazionale. Il sogno di Rosa – morto nel 2017 –  si infrange tra i flutti nella primavera del 1969, con la distruzione della piattaforma e del suo mondo utopico.
Oltre alle frotte di turisti e curiosi, attratti dalle feste in alto mare, l’Isola vanta anche un cittadino stabile, con una storia che già di suo potrebbe divenire film; ci riferiamo al naufrago Pietro Bernardini che, dopo aver rischiato la vita durante una tempesta marina, approda sulla piattaforma affittandola per viverci.

Giorgio Rosa ha il volto di Elio Germano, affiancato in questa avventura dalla brava Matilda De Angelis, e da Leonardo Lidi, Tom Wlaschiha e Violetta Zironi, con la partecipazione di Andrea Pennacchi, Fabrizio Bentivoglio e Luca Zingaretti, nel ruolo di Giovanni Leone.
Girato in parte a Bologna, Rimini e Riccione il film è stato supportato da Emilia-Romagna Film Commission, che ha fornito assistenza alla produzione per le location e durante le riprese.

Video

Il trailer del film