L’Emilia-Romagna in 8 storie

Finanziati i progetti della prima chiamata del Bando Regionale 2019 per le produzioni

04 giugno 2019

Vivace, giovane, creativo: il cinema dell’Emilia-Romagna cresce e continua a stupire con tante storie che chiedono la possibilità di essere raccontate. Come quelle degli 8 progetti sostenuti dalla prima chiamata del Bando regionale 2019 dedicato alle produzioni del territorio, che si confermano particolarmente incentrate sul cinema di realtà. Sono infatti 5 i documentari in prossima realizzazione ammessi al contributo del Fondo per l’Audiovisivo, affiancati da un lungometraggio, da una serie televisiva e da un corto, per un totale di oltre 370mila euro complessivi stanziati da Emilia-Romagna Film Commission.

I documentari

E’ stato un vero e proprio specchio sociale e trampolino di lancio per molte star del cinema e della televisione il fotoromanzo, genere popolare e seguito da milioni di lettori. La reggiana Tiwi srl ne indaga gli aspetti più interessanti e curiosi in Scatti di vita quotidiana. L’Italia del fotoromanzo, diretto da Andrea Calderone e distribuito da Sky. “Il Canzoniere delle Lame” di Bologna fu una memorabile esperienza culturale e politica tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’80, che cantò i diritti dei lavoratori tra la Via Emilia e l’Europa. Ne racconta l’incredibile percorso Filippo Vendemmiati, nel docufilm Gli anni che cantano, prodotto da Filandolarete srl. Da oltre 3 anni Monsignor Zuppi, Arcivescovo di Bologna, è una figura chiave e amatissima in città. Le sue giornate sono scandite da eventi e incontri, che spaziano dalle proteste nelle fabbriche alle inaugurazioni di mostre internazionali. Emilio Marrese, con il suo consueto brillante stile narrativo, ci racconta una giornata pubblica e privata del Monsignore in Professione Vescovo, originale biopic di Si produzioni. Di tutt’altra matrice è invece Benvenuta al Nord, inquietante inchiesta di Paolo Muran sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel Settentrione italiano, con la autorevole collaborazione di Stefania Pellegrini, esperta di criminalità e normativa sui beni confiscati, ribaltandone luoghi comuni e prospettive, scavando dentro le imprese con la collaborazione di giudici, inquirenti e imprenditori stessi. Piazza Maggiore è il cuore di Bologna, testimone di secoli di quotidianità, grandi momenti storici e grandi manifestazioni socio culturali. Partendo dal concertone che la band “Lo Stato Sociale” tenne il 12 giugno 2018, Tcb srl ne racconta la storia e lo stretto rapporto con i cittadini in La piazza della mia città, affidando la regia a Paolo Santamaria, giovane promessa del cinema italiano.

Lo Stato Sociale è presente, con il suo frontman Lodo Guenzi, anche nel lungometraggio di Genoma Films, Dittatura Last Minute, road movie di Antonio Pisu basato su una storia vera di tre ragazzi, ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro di Berlino. Le riprese saranno effettuate tra il cesenate e la Romania e inizieranno a settembre. Sempre legato al 1989 e al trentennale della caduta del muro, Sonne Film ci mostra invece una sorprendente Berlino, immortalata negli anni ’80 dal noto manager musicale Maurizio Stanzani. Dal suo imponente archivio video ritrovato, nasce l’idea di Berlino Est/Ovest, diretto da Enza Negroni. Infine, Giusto il tempo per una sigaretta ed ecco il corto della ravennate Valentina Casadei, che porta sullo schermo una storia di solidarietà e amicizia nella periferia popolare di Bologna, prodotta da First Child srl.

La seconda chiamata del Bando regionale si avvierà l’1 luglio e resterà aperta fino al 31 dello stesso mese.