La macchia d'inchiostro: riscoprire Roberto Roversi

Ciro Valerio Gatto e Caterina Roversi raccontano il docufilm. In prima assoluta a Biografilm Festival

04 giugno 2021

Roberto Roversi è stato uno dei maggiori intellettuali dei nostri tempi, profondamente legato a Bologna ma aperto verso il mondo. Schivo, mai scorbutico, fu partigiano, scrittore, poeta, uomo di teatro e figura essenziale nella storia della canzone d’autore italiana. Una vita lontano dai riflettori, la sua, che gli ha consentito di operare in totale autonomia dai meccanismi dell’industria culturale.
Partendo dalla messa in scena teatrale del suo testo inedito La macchia d’inchiostro, Ciro Valerio Gatto ne traccia un ritratto corale nell’omonimo docufilm, attraverso lo spettacolo ma anche attraverso le numerose testimonianze di chi con Roversi ha condiviso momenti artistici e privati, tra cui Stefano Benni, Alessandro Bergonzoni, Gaetano Curreri.
Prodotto da Ethnos e Mammut Film, con il sostegno di Mibac e Siae nell’ambito del programma ‘Per chi crea’ e del Fondo Audiovisivo della Regione Emilia-Romagna, La macchia d’inchiostro sarà in prima assoluta al 17esimo Biografilm Festival il 4 giugno alle 21:30, presso il Chiostro di Santa Cristina.
Abbiamo incontrato il regista e la nipote del grande scrittore, Caterina, che ci hanno del progetto e della figura di Roversi.

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Lo speciale del film