La Guaritrice: il potere secondo Mohamed Zineddaine

Il regista italo marocchino Mohamed Zineddaine, firma il suo quarto lungometraggio, La Guaritrice, (titolo originale La Guérriseuse), rivivendo il mito di Medea rivisitato ai giorni nostri, attraverso Mbarka, severa guaritrice di Khouribga, cittadina mineraria del Marocco. Una trama ispirata a ricordi personali del regista, nata dall’esigenza di trattare un tema universale come il potere, dal punto di vista del dominio, dell’influenza e dell’autorità di un individuo sul mondo, raccontato nella drammatica relazione tra la protagonista con il giovane amante e con il figliastro e la fidanzata.
Nel cast Fatima Attif (Mbarka), figura di spicco del cinema marocchino che si è sempre distinta per i suoi ruoli audaci in film con tematiche tabù, fiancheggiata da Ahmed El Moustafid (Abdou, il figlio adottivo di Mbarka) al suo esordio cinematografico e Mehdi El Arroubi (Ch’aayba, il giovane amante) attore trentenne di grande talento.
Prodotto da Ouarzazate Films (Marocco) e Janaprod (Marocco) in collaborazione per la parte italiana con Imago Orbis (Italia, che ha curato la produzione esecutiva e la post produzione), Per la parte italiana il film ha ricevuto sostegni da Emilia-Romagna Film Commission e dal MiBAC. Per la parte marocchina dal Centre Cinematographique Marocain e dal Doha Film Institute (Qatar).
La Guaritrice uscirà al cinema in Italia distribuito da Apapaja ma ha già iniziato un percorso in manifestazioni internazionali ottenendo i primi riconoscimenti: all’International Film Festival di Tangeri 2019 il Premio della Giuria, alla Miglior Regia, alla Miglior Interpretazione Femminile, alla Miglior Interpretazione Maschile, e una menzione speciale al Festival del Cinema Africano di Khouribga, alla fine del 2018.

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