Dall’Emilia-Romagna al Torino Film Festival

Film e protagonisti del territorio, tra concorsi e anteprime, dal 24 novembre al 2 dicembre

22 novembre 2017

Dopo l’imponenza di Venezia e il glamour di Roma, la 35esima edizione del Torino Film Festival è pronta a divenire, dal 24 novembre al 2 dicembre, culla del cinema indipendente internazionale, chiudendo in bellezza il calendario delle grandi manifestazioni cinematografiche italiane. 169 i film presentati, di cui 40 opere prime e seconde, 36 anteprime mondiali, 21 internazionali, 4 europee e 59 italiane. A capo della giuria internazionale il noto cineasta cileno Pablo Larraín.
In questo ricco programma anche protagonisti e produzioni dell’Emilia-Romagna, distribuiti nelle varie sezioni. Nel concorso principale l’aiuto regista di Matteo Garrone, il faentino Andrea Tagliaferri, con il suo lungometraggio Blue Kids, storia d’amore e vendetta con al centro un fratello e una sorella. Il film è prodotto da Archimede, la casa di produzione di Garrone, in collaborazione con Rai Cinema.
Continua l’ascesa della bolognese I Wonder Pictures, che si è aggiudicata i diritti distributivi della commedia noir Morto Stalin, se ne fa un altro (The Death of Stalin), film dello scozzese di origini partenopee Armando Iannucci, con Steve Buscemi, Olga Kurylenko, Michael Palin e Jeffrey Tambor, tratta dalla graphic novel di Fabien Nury e Thierry Robins. In concorso nella categoria principale, il film sarà in sala nel gennaio 2018.
La sezione Festa Mobile, vede invece protagonista il regista e scrittore Davide Ferrario, con Cento anni, l’anteprima mondiale che aprirà la sezione. Il progetto, tra il documentario e il film-saggio, racconta in quattro episodi le “Caporetto” italiane del ‘900, partendo proprio dall’omonima disfatta di cui ricorre il centenario. Prodotto da Rossofuoco e con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission, “Cento anni” restituisce agli italiani le riscosse che seguono sconfitte, addentrandosi nella Resistenza, nella strage di Piazza della Loggia e nella potente crisi demografica che segna il passaggio al nuovo millennio. Proprio l’episodio legato alla Resistenza ha coinvolto nelle riprese il territorio dell’Emilia-Romagna, in particolare del reggiano, in cui ritroviamo anche il volto e la storia personale del musicista e scrittore Massimo Zamboni ex CCCP e Csi. Il docufilm, nelle sale dal 4 dicembre, chiude la trilogia sulla storia italiana avviata da Davide Ferrario con “Piazza Garibaldi”, del 2011, e “La zuppa del demonio”, presentato a Venezia nel 2014.
Festa Mobile anche per la ferrarese Elisabetta Sgarbi che, dopo la trilogia sul Grande Fiume, propone il mediometraggio L’altrove più vicino, viaggio d’emozione e ricordi in Slovenia, attraverso gli occhi e le parole di Paolo Rumiz, i versi del poeta Alojz Rebula, i ricordi di Claudio Magris.
Nella sezione Italiana Corti troviamo invece in concorso Dagadòl, invito all’abbandono, alla disobbedienza dei sensi che la giovane lughese Mariachiara Pernisa ha diretto con Morgan Menegazzo.
Infine, in giuria sempre per Italiana Corti,  il musicista, bolognese d’adozione, Jacopo Incani.

 

(Foto: in copertina, Blue Kids – news: Cento anni)