Ciao, Raffaele!

Raffaele Pisu ci ha lasciato oggi. Una vita, tra arte e ricordi

31 luglio 2019

Raffaele Pisu non c’è più. Lo abbiamo incontrato tre anni fa, tra i dolci pendii dell’Appennino di Sasso Marconi, nella villa che ha ospitato le riprese di Nobili bugie, primo film da regista dell’amato figlio Antonio, primo lavoro insieme a Paolo – figlio scoperto e trovato recentemente, ma non per questo meno caro – primo film seguito con passione ed entusiasmo da Emilia-Romagna Film Commission, dopo l’attuazione del Fondo per l’Audiovisivo regionale, di cui Nobili bugie è stato uno dei progetti “pionieri”.
Nella baraonda creativa del set la grande esperienza di Raffaele, Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini, è stata esemplare e indimenticabile per tutti, unita al rispetto reverenziale per artisti a cui il cinema e la televisione del nostro Paese devono moltissimo.
Parlare con Raffaele era come attingere a un pozzo inesauribile di storie incredibili. I suoi ricordi e i suoi aneddoti ne rispecchiavano l’ironia e il carattere brillante, portandolo a passare con disinvoltura da ruoli drammatici a set comici. Dal capolavoro di De Santis “Italiani brava gente”, ai musicarelli con Gianni Morandi, amico ritrovato tra l’altro in Nobili bugie; dalla conduzione di “Striscia la notizia” a “Le conseguenze dell’amore” del futuro premio Oscar, Paolo Sorrentino, senza tralasciare le sfacciate gag con il pupazzo “Provolino”; tutto ha contribuito a costruire una sterminata carriera, che ha visto sia una rinascita artistica proprio alla soglia dei 90 anni, sia la gioia dell’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso anno, in occasione del restauro di “Italiani brava gente”, finanziato da Paolo – titolare di Genoma Films – con la Cineteca Nazionale.
In una continua ricerca di stimoli ed esperienze – che ha condotto Raffaele più volte fuori dall’Italia – alla fine l’amore per la sua terra lo ha riportato nel bolognese, circondato dai suoi affetti e dalla sua gente.
Lo saluta l’Assessore Massimo Mezzetti: “Ciao Raffaele, attore, partigiano, uomo di cultura e di spirito. Nella gratitudine per la tua arte la promessa di continuare a lavorare con un sorriso”.