Bando MigrArti cinema 2018: finanziati cinque progetti emiliano-romagnoli

Quattro corti e una rassegna per raccontare le culture migranti italiane

14 febbraio 2018

173 progetti pervenuti, 36 finanziati, e tra questi 5 provengono dall’Emilia-Romagna. MigrArti Cinema, il Premio del MiBACT dedicato alla promozione di cortometraggi e rassegne che valorizzino le culture delle popolazioni immigrate in Italia, ha pubblicato gli esiti del suo terzo bando, in cui si distinguono tre progetti di corto documentario, uno di fiction e una rassegna di altrettante realtà del nostro territorio.
Particolarmente attuale Articolture di Bologna, che produrrà Il mondiale in piazza, film breve del pluripremiato regista Vito Palmieri. La storia parte dall’esclusione della Nazionale Italiana ai mondiali di calcio 2018. Dopo la grande delusione un gruppo di persone organizza un mondiale parallelo da piazza, in cui l’Italia giocherà con altre nazionali composte da immigrati. Ma uno di questi “migranti” è nato in Italia e si sente, giustamente, italiano. Si deve trovare, dunque, una soluzione.
Dalla fiction al genere documentario. Per Kamera Film & Start Cinema di Ravenna Maria Martinelli dirigerà, insieme a Moussa Ndiaye e Alessandro Argnani Caroli, Dem Dik Africa (Africa andata e ritorno), in cui tre giovani senegalesi vengono in Italia con una borsa di studio per uno spettacolo teatrale dal titolo “Thioro la bambina scalza – un Cappuccetto Rosso senegalese”. Lo spettacolo inizia qui la sua tournée, per proseguire però in Senegal. Il loro desiderio è infatti quello di concretizzare in Italia un’esperienza che possa vivere e crescere successivamente nella loro terra, in cui vogliono tornare.  Il corto sarà realizzato in collaborazione con l’Associazione Takku Ligey Ravenna e con il sostegno di Ravenna Teatro – Teatro delle Albe.
Ne La follia degli altri, Francesco Merini sceglie di raccontare il lavoro del padre Alberto, psichiatra allievo di quel Carlo Gentili che, prima dell’entrata in vigore della legge Basaglia, sperimentò a Bologna la psichiatria nel territorio. Nel 1994 un fatto eccezionale: per la prima volta in un Centro di Salute Mentale arriva un paziente africano. Negli anni successivi a quel paziente ne seguono molti altri e Alberto Merini si rende conto di essere di fronte a un cambiamento storico: è caduto il muro di Berlino, è finita la stagione del “modello emiliano”, è finito il “secolo breve” e si affaccia la globalizzazione. Da questo momento il suo percorso professionale è segnato da una domanda fondamentale: come curare il disagio mentale di una persona che ha un orizzonte culturale completamente diverso dal nostro? Il progetto è prodotto da Mammut Film di cui Francesco è socio insieme a Ilaria Malagutti e a Michele Mellara e Alessandro Rossi, che proprio l’anno scorso sono stati tra i vincitori di MigrArti con “L’incontro”.
Dopo “La prima meta”, Enza Negroni propone ancora una storia che collega sociale, cultura e sport. La Felicità è Blu – prodotto da Valeria Consolo, in collaborazione con UISP Emilia-Romagna – segue racconta la storia e i sogni di due fratelli molto speciali, di madre nigeriana e padre bolognese, che stanno diventando due promesse del nuoto italiano. Samedue’ di 18 anni e Sonia di 14, si dedicano infatti fin dall’infanzia all’agonismo, e concorrono con successo a gare nazionali, animati da una grande passione e una determinazione altrettanto importante.
Infine, il Comune di Cesena , si è aggiudicato il bando con la rassegna Here we are – Cinema e storie di migrazione, che conferma l’impegno della città nella promozione e nella valorizzazione della cultura cinematografica.
I corti vincitori di MigrArti Cinema saranno presentati nell’omonima sezione di concorso alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà al Lido i Venezia dal 29 agosto all’8 settembre 2018.

(Nella foto di copertina: Vito Palmieri)