Art City: un lungo weekend di cinema a Bologna

Proiezioni e incontri dal 2 al 4 febbraio. In Cineteca arriva Stanley Tucci

01 febbraio 2018

L’attore e regista americano Stanley Tucci presenterà in anteprima alla Cineteca di Bologna il suo nuovo film Final Portrait – L’arte di essere amici, in cui Geoffrey Rush vestirà i panni del pittore e scultore svizzero Alberto Giacometti.
L’appuntamento è previsto per il 4 febbraio alle 19 al Cinema Lumière, punta di diamante degli eventi cinematografici, di Art City Bologna, il programma istituzionale promosso dal Comune, in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, e  con il coordinamento dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.
Il lungo fine settimana, che renderà il capoluogo emiliano centro mondiale della creatività, per la settima arte inizierà venerdì 2 febbraio al Lumière dove, dalle 19:45, il regista britannico Mark Kidel introdurrà The Eye of the Heart, documentario su arte e vita del rivoluzionario pioniere della video arte Bill Viola, e Balthus the Painter, ritratto cinematografico del pittore francese d’origine polacca Balthus.
Sabato 3 febbraio, anche Art City Cinema si aggregherà agli appuntamenti de la “notte bianca”. Sempre al Lumière, dalle 18, Séance e Whipping Zombie due opere del filmmaker Yuri Ancarani e, alle 22:00, 24 Frames di Abbas Kiarostami, presentato postumo a Cannes. Attraverso tecnologie digitali il regista “allunga” i singoli scatti (e un di­pinto, “Cacciatori nella neve” di Bruegel il Vecchio) trasformandoli in brevi “quadri animati”. A mezzanotte, l’austriaco Johann Lurf illustrerà personalmente al pubblico della tarda serata il singolare , film di montaggio dei cieli stellati nella storia del cinema.
Notte bianca il 3 febbraio anche per Pop Up Cinema, che suddividerà il suo originale programma in due luoghi della città. Alla Scuderia – Future Food Urban CooLab in piazza Verdi lo speciale evento di inaugurazione di “Pop Up Cinema DOC”, con tre film a tema artistico a ingresso libero. Si comincerà alle 21.00 con Faithfull, in cui l’attrice e regista Sandrine Bonnaire racconta Marianne Faithfull, attrice, cantante e cantautrice, storica compagna di Mick Jagger, una delle figure più importanti dello scenario artistico e musicale mondiale dagli anni Sessanta a oggi.  A seguire un’altra storia di vita: I‘m not alone anyway. La giovane Veronica Santi dedica la sua opera prima di Francesca Alinovi, critica d’arte e ricercatrice, tragicamente scomparsa nel 1983. Il film è stato presentato in anteprima mondiale a Biografilm Festival 2017. Il terzo e ultimo appuntamento alla Scuderia sarà con Fame, di Giacomo Abbruzzese e Angelo Milano, dedicato all’omonimo festival che, dal 2008 al 2012, ha portato nella cittadina pugliese di Grottaglie i più grandi street artist del mondo, come Blu, Conor Harrington, Escif e Vhils.

Il Pop Up Cinema Palace, al cinema Medica di via Monte Grappa, ospiterà invece, dalle 22.30,  una proiezione speciale di Manifesto, di Julian Rosefeldt, in cui una straordinaria Cate Blanchett interpreta ben 13 personaggi diversi, legati ad altrettanti i più importanti manifesti artistici della Storia. (Biglietto intero a 8 euro, ridotto a 6 per possessori di tessera YoungERcard o Bancomat Unipol. Biglietto speciale a soli 2 euro per gli accreditati Artefiera).
Infine, al MAMbo, dal 2 al 28 febbraio, La comunità che viene, a cura di Mark Nash, seconda tappa della mostra “Viva l’Italia”, incentrata sui retaggi dell’ideologia socialista e utopista nell’arte e nel cinema d’avanguardia. Nell’esposizione di Nash risposte di artisti e film-maker contemporanei a queste problematiche, con opere che affrontano le nozioni d’impegno, solidarietà, fraternità e ribellione. Espressioni che tracciano un’idea di comunità alternativa a quelle delle democrazie liberali occidentali.
Il progetto prevede un programma di proiezioni sia in fiera sia al MAMbo, dove, nella “Collezione permanente – Sezione Arte e Ideologia”, verranno proiettati in visione continua: Uccellacci Uccellini di P.P. Pasolini (1966); Model Workers di W. E. Jones (2014); Mudanza di Pere Portabella (2008); Imagining October, di Derek Jarman (1984); Ink History di Chen Shaoxiong (2010); Lenin Vivo di G. Toti e J. Jordà (1970); Lo Specchio di Diana di Y. Gianikian and A. Ricci Lucchi (1996) e And then there were none di Arin Rungjang (2016).