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ATTENDS, ATTENDS, ATTENDS…(POUR MON PÈRE)

Un immaginario scambio di pensieri tra padre e figlio. Uno ha visto e perso tutto, l’altro, il figlio, deve ancora scoprire e imparare tutto. E chiede tempo.

Testo, regia, coreografia di Jan Fabre – drammaturgia di Miet Maertens – con Cédric Charron – musica di Tom Tiest – produzione Troubleyn / Jan Fabre – coproduzione Festival Montpellier Danse.

 

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In occasione dello spettacolo sarà possibile approfondire la figura del noto coreografo belga giovedì 13 dicembre alle ore 18 al Ridotto del Teatro, dove verrà proiettato il documentario Jan Fabre. Beyond the Artist di Giulio Boato, introdotto dallo stesso regista.

Il film è costruito intorno alle interviste a Jan Fabre, Georges Banu (critico teatrale), Vincent Baudriller (ex co-direttore del Festival d’Avignon), Jan Dekeyser (architetto del teatro/laboratorio di Fabre) e Rudolf Rach (editore di Fabre in Francia). Le immagini di 12 spettacoli, 5 esposizioni e decine di disegni, modelli e sculture si incastonano tra le parole dei diversi intervistati come parti di un puzzle che rivela, nella sua complessità, il ritratto di un artista dall’immaginazione sfrenata. Un’ opera volta a comprendere il carattere, il mondo, le ispirazioni e le ambizioni di uno dei più importanti maestri del nostro tempo.

Giulio Boato è dottorando in Etudes Théâtrales all’Università Sorbonne Nouvelle – Paris 3. Dal 2013 si occupa professionalmente di drammaturgia, regia teatrale e cinematografica. 

Ingresso libero

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