La Regione approva il nuovo piano triennale per il Cinema e l’Audiovisivo

Più fondi al settore, quattro bandi per produzione, sviluppo e promozione, consolidamento della rete sul territorio coordinata da Emilia-Romagna Film Commission

31 gennaio 2018

Incremento del Fondo per l’audiovisivo, nuovi bandi dedicati alle produzioni emiliano-romagnole, italiane ed estere, maggiore attenzione ai progetti di sviluppo, e alla promozione culturale cinematografica, consolidamento e ulteriore valorizzazione del ruolo della Film Commission. La Regione Emilia-Romagna approva il piano triennale 2018 -2020 per il cinema e l’audiovisivo, forte dei risultati ottenuti nei primi tre anni dall’approvazione della Legge Regionale 20/2014.
Le linee di indirizzo del piano, sono frutto di un percorso di consultazione partecipato tra l’assessorato regionale alla Cultura e gli operatori del territorio, culminato con un incontro organizzato lo scorso 23 novembre dall’Assessore Massimo Mezzetti, in cui sono state recepiti suggerimenti ed esigenze da chi lavora nel settore.
“Con l’approvazione del nuovo Piano, si apre una fase nuova che parte dai risultati più che soddisfacenti del precedente programma-, ha detto dopo l’approvazione l’assessore Mezzetti -. Abbiamo avuto significati riscontri non solo sul numero e la qualità delle opere, ma anche sulla loro ricaduta economica sul territorio. Ora dobbiamo lavorare per rafforzare la promozione dei festival e delle rassegne. Sarà importante il nostro ruolo anche sui bandi dei progetti nazionali che non saranno più a sportello, e per i quali sono attese due uscite, in primavera e a fine estate prossima. Infine, vogliamo anche potenziare l’attività della Film Commission non solo nella direzione del sostegno delle produzioni, ma anche come strumento di valorizzazione del territorio dove vengono individuate le location”.

I finanziamenti
La Regione Emilia-Romagna impegnerà per il cinema quasi 5 milioni di euro nel bilancio 2018, di cui la metà destinati alla produzione. Il piano triennale si aprirà con l’uscita dei nuovi bandi di sostegno alle produzioni, la cui pubblicazione è attesa per fine febbraio.
Quattro le chiamate previste per l’anno in corso, che non saranno più a sportello. Una è dedicata ai progetti nazionali e internazionali, ripartita in due finestre. Doppia finestra anche per quella rivolta alle produzioni dell’Emilia-Romagna. Una terza è destinata allo sviluppo di opere cinematografiche e audiovisive. La quarta e ultima chiamata è dedicata invece alla realizzazione di festival e rassegne in ambito cinematografico. I testi e la documentazione saranno consultabili sul portale regionale cinema.emiliaromagnacreativa.it

Il ruolo di Emilia-Romagna Film Commission
Il piano triennale ha tra gli obiettivi il ruolo centrale della Regione nel coordinamento
dei servizi offerti alle produzioni in tutto il territorio, puntando sul policentrismo che lo connota e valorizzando l’eccellenza dell’assistenza e dell’accoglienza da Piacenza a Rimini, grazie a un potenziamento delle risorse destinate al settore.
L’ampliamento dei servizi, e il consolidamento di una già ben avviata rete di relazioni sarà curato da Emilia-Romagna Film Commission che, dall’attuazione del Fondo, ha già provveduto a promuovere servizi di differenziazione delle location e di assistenza alle produzioni interessate a girare in regione. Gli oltre 800 luoghi già censiti e la qualità dell’accoglienza hanno infatti contribuito a rendere l’Emilia-Romagna davvero attrattiva per le produzioni, unitamente al suo essere sistema policentrico e diffuso, in cui ogni zona è strutturata per divenire un potenziale set.
In tal proposito si sta rivelando interessante l’attività di supporto allo scouting, che recentemente ha guidato nel bolognese una casa di produzione romana, per un progetto di lungometraggio, due soggetti inglesi, per una sceneggiatura incentrata sulle comunità Sikh della bassa reggiana e, proprio in questi giorni, un’impresa di produzione di Milano sta effettuando uno scouting tra Langhirano e Parma.
Nell’anno europeo del patrimonio l’assessorato alla Cultura ha infine dato vita al progetto speciale Energie diffuse, che proporrà, durante tutto il 2018, eventi, incontri, momenti di dibattito, che coinvolgeranno attivamente anche il Cinema e i suoi protagonisti. Il programma è in fase di definizione.

Per informazioni e servizi si può contattare Emilia-Romagna Film Commission scrivendo a filmcom@regione.emilia-romagna.it

I dati del primo triennio
Nei primi tre anni di attività del Fondo per l’Audiovisivo dell’Emilia-Romagna sono pervenuti 288 progetti, di cui 93 finanziati (41 documentari/docu-fiction; 30 lungometraggi; 11 serie per la tv, 6 cortometraggi e 5 serie web). Sono stati concessi contributi per un totale di 4.268.515 euro.
Ogni euro investito ha praticamente prodotto una ricaduta di quasi quattro sul territorio, con un volume complessivo di 40 milioni di spese.
Per quanto riguarda invece le manifestazioni di settore, la Regione ha contribuito alla realizzazione di 64 tra festival e rassegne, investendo quasi 2.240.000 euro, e vantando 3 appuntamenti di eccellenza internazionali come lo storico ed unico “Cinema Ritrovato”, il Biografilm Festival ed il Future Film Festival.
Tra gli obiettivi prioritari della Legge 20 anche l’occupazione e la formazione di chi opera nel settore.
La pubblicazione del portale regionale  cinema.emiliaromagnacreativa.it ha consentito di sviluppare un’articolata Guida alla Produzione, la banca dati dei professionisti e delle maestranze regionali, che al momento conta circa 450 iscritti ed è in fase di ulteriore implementazione.

Grazie alla già citata sinergia con l’Assessorato regionale alla Formazione sono stati inoltre investiti nel triennio oltre 3.000.000 di euro, per attivare 94 percorsi di Alta Formazione e formazione continua, che hanno interessato 1.356 partecipanti ai corsi.
Un investimento di quasi 3.400.000 euro è stato stanziato invece fino a ora dalle Attività produttive per accompagnare i cinema regionali nella conversione obbligatoria al sistema digitale; processo, questo, avviato già nel 2012, durante la fase istruttoria della Legge 20. Grazie alle risorse comunitarie il 90% delle le 432 sale cinematografiche attive sono dunque ora al passo con le tecnologie più adeguate.