Terra di Tutti e le visioni sul mondo

A Bologna il film festival che dà voce a chi, spesso, non ce l'ha. Dal 12 al 16 ottobre

12 ottobre 2016

Diritti, lavoro, ambiente, migrazioni, conflitti, comunicazione, cultura: sono tanti e vasti i temi che Terra di Tutti Film Festival proporrà nella sua decima edizione. E tanti anche i film in programma, che presenteranno i grandi fatti storico-sociali e i protagonisti di ogni parte del mondo, concentrandosi prevalentemente su zone e persone raramente illuminate dai riflettori mediatici.

Dal 12 al 16 ottobre, in diversi luoghi di Bologna, si potranno dunque vedere oltre 60 dei 612 film presentati, suddivisi in dieci sezioni, incontrare ospiti e partecipare a eventi Off, sotto l’egida “dell’economia sociale e solidale”, filo conduttore dell’edizione,  da sempre mission delle ong GVC e COSPE, promotrici della manifestazione.
Da segnalare la sessione speciale 10 anni di  Fortezza Europa, che riproporrà opere e documentari  vincitori o menzionati nelle precedenti edizioni di TTFF. Tra questi “Alysia nel paese delle meraviglie” di Simone Amendola (che sarà anche in giuria al Premio Lo Porto) e “A Sud di Lampedusa” di Andrea Segre, che partecipò all’edizione del 2007. Il regista da sempre si occupa di cinema sociale e sarà in sala a presentarlo.
Tra i film in concorso segnaliamo quattro opere al femminile:  “Echoes of the shadows” della libanese Dima Al Joundi, che racconta la vita di tre artisti siriani, catapultati a Beirut come rifugiati in fuga dalla guerra; “Sul Fronte del Mare” della regista e giornalista Rai Raffaella Cosentino, “Sponde. Nel sicuro sole del Nord” di Irene Dioniso e “Girls War”, di Mylene Sauloy, sulla battaglia militare e ideologica delle combattenti curde contro l’Isis. Xavier Munt, vincitore dell’ultima edizione del festival, sarà nuovamente in concorso con “Boko Haram. Le origini del male”, il suo ultimo e coraggioso film.
Tra le sezioni del Terra di Tutti anche lo sport, con la serata speciale “Sport, diritti e integrazione”. Tra gli appuntamenti il documentario “Godfred”, che narra la storia del centrocampista Godfred Donsah arrivato dal Ghana a Lampedusa, passando per il deserto in Libia, fino alla serie A di calcio tra le file del Bologna F.C.

Il Festival premierà con 1000 euro cadauno i vincitori del premio Lo Porto, per il miglior prodotto audiovisivo per i diritti umani e in difesa della pace, del premio Susy, per il miglior audiovisivo sull’ economia sociale e solidale, sulle buone prassi di sviluppo alternativo e nuove pratiche di economia circolare e del premio Senni, per il miglior audiovisivo su sviluppo sostenibile e lotta alla povertà, dedicato alla memoria del cooperante e agronomo Benedetto Senni, scomparso in Africa alcuni anni fa.

In questa intensa cinque giorni, la manifestazione avrà un occhio attento anche per i più giovani, con matinée per le scuole di Bologna e visioni per bambini e ragazzi, in collaborazione con “Schermi e Lavagne” della Cineteca del Comune di Bologna. Novità di quest’anno è la Menzione Giovani, premio in collaborazione con il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che verrà assegnato al film più votato dalla giuria composta dagli studenti che assisteranno alle proiezioni mattutine.